L'ANGOLO DEL PENSIERO
La "situazione Ucraina". 31/03/2022. Luigi D'Avanzo
Prima di iniziare devo premettere due cose: in questo scritto non ci sarà nulla che parli anche di tutto ciò che riguarda il classico “no brain” (no mask, no vax, no pass, ecc.) che continua la sua attività di bastian contrario attraverso il “Putin ha sempre ragione”, “è comunque colpa dei poteri forti”, disinformazione varia, fake news, ecc. ecc.
Lì è una “guerra persa” e non vale la pena parlarne anche in questo scritto, che è già fin troppo lungo.
Non parlo neanche del problema assurdo di coloro (non moltissimi per fortuna, ma fanno rumore) che per andare giustamente contro il GOVERNO russo, poi però estremizzano diventando “russofobici”.
Nel seguente scritto analizzo diversi aspetti della “situazione Ucraina”:
l’importanza di approfondire (davvero); la differenza tra invasione e guerra, il diritto di difendere la propria “libertà”, il benaltrismo, lo “sfruttamento” della parola pace, l’occidente, la democrazia e gli altri “modelli” esistenti, la globalizzazione e il progresso tecnologico, i diritti umani (tra cui quello che riguarda l’ambiente e il clima), la questione delle armi e un altro paio di argomenti.
Ordunque inizio. Come tutti, quel 24 febbraio avevo le mie idee su quanto successo. In questo mese ho avuto poi anche l’esigenza di approfondire bene il tutto in maniera quanto più variegata possibile e a tempo perso ho cercato di visionare tanti e vari articoli, alcune parti di qualche saggio, interviste, testimonianze, ecc.
Ho fatto davvero di tutto per non andare incontro al problema sempre più diffuso del cherry picking (a cui accennavo in un post del 22 febbraio). Davvero credo che non moltissimi in questo periodo abbiano fatto lo sforzo che ho fatto io per non finire nel vortice del cherry picking.
Nel corso della mia vita ho potuto verificare con mano che la conoscenza diretta delle cose (e non il sentito dire) è fondamentale. L’esperienza, l’interessarsi alle cose della vita, l’approfondimento serio e scrupoloso, il conoscere il “diverso”, l’altro lontano da te e dal tuo mondo, le opinioni degli altri, ecc… tutto è importante per migliorarsi o, come mi è capitato in diverse occasioni, anche per cambiare opinione se è giusto farlo. Ma il termine “cambiare” non significa incoerenza, non significa farsi condizionare, non significa mancanza di personalità. La coerenza è fondamentale se accompagnata dalla conoscenza e dalla coscienza… altrimenti la coerenza diventa semplicemente un concetto vuoto pieno di fuffa ed ipocrisia becera, talvolta anche pericolosa.
Ecco, dicevo che ho lavorato molto su me stesso (come quasi sempre cerco di fare) per essere quanto più lucido, obiettivo e “aperto” ma, comunque sia, non sono riuscito a condividere neanche lontanamente le opinioni di coloro che rispetto a questa invasione dell’Ucraina si rinchiudono nel concetto di “complessità” per giustificare l’ingiustificabile (lode alla complessità, ma non a quella fallace). Non sono riuscito a condividere neanche una parola di coloro che trovano colpe DECISIVE riferite alla Nato in merito a quest’invasione e soprattutto non ho trovato nulla per condividere le idee di coloro che auspicano la resa dell’Ucraina (e quindi la rinuncia alla libertà, alla sovranità, all’autonomia, ecc.) senza un minimo di empatia e SFRUTTANDO in maniera vuota, ipocrita e ignobile la parola PACE.
Ho scritto “invasione dell’Ucraina” e l’ho fatto proprio per fare una distinzione più chiara rispetto al concetto “guerra”.
Bisogna partire da un concetto di base, scartando il quale si può discutere all’infinito senza approdare a nulla.
In questa invasione c’è in gioco la sovranità di un popolo, di una nazione oramai EUROPEA, con un governo REALMENTE eletto democraticamente e con il desiderio di svoltare rispetto al passato per portare la propria anima lontana da un modello di “regime illiberale” per avvicinarsi, al netto dei problemi e delle cose da migliorare, ad un mondo più libero, democratico e pacifista e cioè l’Unione Europea.
Una cosa come questa invasione non accadeva da circa un secolo. A rischio di sembrare cinico, non possiamo neanche lontanamente paragonare quanto successo all’Ucraina, nell’epoca, nella zona e nella situazione in cui è successo, ad altre guerre odierne in giro per il mondo o del passato.
Questo popolo libero e democratico è stato letteralmente invaso da un regime totalitario con mire espansionistiche e imperialiste con l’obiettivo duplice (in realtà triplice) di arrivare sia a un riscatto storico, sia a stoppare un popolo desideroso liberamente di approdare in un’altra realtà più vicina al suo modo di essere (ma anche per appropriarsi delle importanti risorse ucraine).
E allora la Nato? E allora lo Yemen? E allora l’Iraq? E allora La Campagna di Russia? E allora le Guerre Puniche? E allora Bibiano? E allora le Foibe?
Il solito giro di benaltrismo becero… e il bello è che stavolta l’ho visto fare anche ad alcuni che lo hanno sempre criticato.
Addirittura, c’è chi fa benaltrismo dicendo che bisognerebbe pensare ai genitori abbandonati negli “ospizi” prima di accogliere i profughi scappati dalle bombe in testa, come se quelli ad ospitare i profughi fossero gli stessi che hanno abbandonato i propri cari. No comment!
Possiamo parlare all’infinito degli USA, di Nato, dei loro errori, ecc… ma, e mi dispiace davvero tanto per il cinismo, lì dove ci sono stati degli errori, questi sono stati commessi in zone del mondo dove ancora ci sono o ci sono stati regimi dittatoriali, mancanza completa di democrazia, di diritti civili minimi o, insieme a tutto questo che ho elencato, anche in presenza di VERI E COMPROVATI genocidi, pulizie etniche, episodi di terrorismo internazionale, ecc.
Sono d’accordo quindi sul fatto che in passato in alcune occasioni sono stati commessi gravissimi errori ed anche orrori (e si sono anche trovate alcune scuse cazzare per intervenire), ma con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ripeto, così come ripeto le scuse per il cinismo, è tutt’altra situazione e chi non se ne rende conto non può che essere vittima di “pacifismo ipocrita” o di tante altre cose come appunto, per esempio, di cherry picking (se dopo averlo ripetuto per la decima volta, tu che stai leggendo non hai ancora approfondito questo termine, cosa aspetti? 😄).
Indipendentemente dal fatto che la Nato possa essere un organismo giusto o sbagliato, i vari Paesi che ne fanno parte vi sono entrati di loro SPONTANEA VOLONTÀ… nessun ricatto, nessuna guerra, nessuna bomba, nessun carrarmato, nessuna invasione! Lo stesso discorso vale anche e soprattutto per i Paesi ex sovietici… Uno dei motivi per cui questi Stati hanno deciso di entrare nell’Unione Europea e anche in questa alleanza difensiva chiamata Nato è proprio per allontanarsi dalla sfera di influenza illiberale del regime totalitario russo e a quanto pare AVEVANO RAGIONE visto quello che è successo in Ucraina…
Slovenia, Polonia, Romania, ecc. sono letteralmente scappate dalla Russia di loro spontanea volontà, non sono state costrette e hanno il terrone di tornare sotto l’influenza dittatoriale del Cremlino.
La Nato avrebbe anche potuto non accettare queste nazioni, ma il risultato finale non sarebbe cambiato. La cosa è palese! Basterebbe anche solo leggere il saggio di Putin del 2021 in cui asserisce che Russia e Ucraina sono “un solo popolo” e che l’Ucraina non dovrebbe neanche esistere (tutte cose ripetute nel suo discorso di guerra).
In quel saggio (in cui non parla di Nato e sicurezza) c’è il progetto di restaurare la Russia storica. Un riscatto storico post disintegrazione dell’Unione Sovietica. Putin vuole riscrivere la storia. È da sempre il suo desiderio più grande. Non ha niente a che fare con l’ENTRATA nella Nato (che NON è ESPANSIONE) di certi Stati ex sovietici (comunque avvenuta più di 20 anni fa), o meglio ancora: ha a che fare solo per il fatto che la FUGA di questi Stati nella Nato è per Putin un BASTONE FRA LE RUOTE al suo espansionismo imperialista e dittatoriale di restaurazione (che comprende appunto anche l’annessione di quegli stessi Stati).
Alcuni leggono al contrario la situazione: dicono che senza la Nato, Putin non avrebbe invaso l’Ucraina. Putin ha invece dimostrato con i fatti che senza la Nato non solo avrebbe invaso l’Ucraina molto prima, ma magari avrebbe già invaso anche gli altri Stati ex sovietici.
Uno dei suoi tanti oppositori russi (che Putin non è riuscito a far uccidere o a buttare per sempre in carcere), Garry Kasparov, ex super campione mondiale di scacchi (ne capirà più lui, russo, che l’Orsini di turno, no?), già in un libro di molti anni fa prevedeva che Putin avrebbe tentato di invadere l’Ucraina per ricostruire la Grande Madre Russia.
Ciò che sta facendo Putin parte da molto lontano. Per anni ha cercato di destabilizzare l’Unione Europea e gli Stati Uniti (in generale l'Occidente) attraverso diverse attività come la corruzione di politici occidentali e persone influenti con molti milioni di finanziamenti (leciti e illeciti), creazione e diffusione smisurata di innumerevoli fake news in tutto il mondo e per ogni argomento, creazione di opinioni allineate a lui e poi naturalmente lo spostamento dell'ago della bilancia di consultazioni elettorali di vari governi occidentali… ed un esempio nostrano sono Salvini e la Lega, mentre gli esempi più clamorosi riguardano l’aiuto dato a Trump in America (dove tutto ciò è stato già provato e comprovato) e la macchina messa in moto per la Brexit…
Ci sono milioni di occidentali plagiati dalla propaganda di Putin pazientemente diffusa negli anni. Queste persone sono disposte a negare l'ovvio e a ribaltare la realtà con una mancanza di pudore disarmante. Alcune di queste persone hanno ricoperto o ricoprono ancora anche ruoli sensibili…
Putin ha fomentato i governi con crepe democratiche o con estremismi al suo interno per creare scompiglio, debolezza, instabilità.
Credeva di aver destabilizzato l’Occidente in maniera irreversibile, non aveva quindi neanche più paura della Nato e dell’Occidente e dunque non si aspettava una così compatta (anche se non compattissima) risposta contro di lui al momento della guerra…
Di sicuro non ha fatto bene i conti con voltagabbana di professione come Salvini, ma se addirittura la storica e impassibile Svizzera si è schierata contro… beh, Putin proprio non se l’aspettava.
Si dice poi che la Russia fosse preoccupata per la sua sicurezza.
Io faccio fatica a pensare a come qualcuno possa davvero credere che la Russia si debba preoccupare di essere invasa… Ma da chi? Potrei capire se la risposta fosse “dagli alieni”. Non capirei nessun’altra risposta. Stati Uniti, Francia, Germania, Italia, Inghilterra invadono la Russia? In questa età che stiamo vivendo ora? Nei videogiochi? Tante persone alzano il loro livello di discussione parlando di questi concetti usando la parolina magica, vecchia e antiquata e cioè “geopolitica” … e poi si perdono in una questione così banale. Perché? Già solo per il fatto che la Russia ha l’atomica, il discorso dell’invasione non ha senso e non starebbe in piedi neanche nel peggior bar di Caracas.
Le stesse persone sono capaci di dire <<non ostacoliamo Putin in Ucraina o ci lancia l’atomica>> e contemporaneamente <<Putin ha attaccato l’Ucraina perché aveva paura di essere invaso>>… E a quel punto Putin che faceva, se la “stipava” l’atomica? Davvero no comment per questi ragionamenti. Se la Nato avesse avuto intenzione di attaccare la Russia, quale migliore occasione di questa invasione? A me non risulta che la Nato stia invadendo il territorio russo, ma magari è perché non guardo la tv russa… lì magari questa cosa sta avvenendo e NONCIELODICONO.
E non mi si venisse a parlare del periodo della guerra fredda o di discorsi come quello fatto da Putin in merito al non voler commettere l’errore della Russia nei confronti della Germania prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale… Ma ci rendiamo conto che questi concetti non stanno più né in cielo né in terra? L’epoca della gloria militare e imperiale è FINITA (tranne, appunto, per certi personaggi)! Siamo nell’epoca dell’umanità della ricerca del benessere economico, mentale, ecc.
Ma davvero pensiamo che i nostri giovani vadano incontro al pensiero di farsi la guerra per conquistare territori?
Quella mentalità è finita definitivamente e questo anche grazie, purtroppo, alla “pigrizia dilagante” dovuta al digitale… Ma ve li immaginate i giovani di oggi sul divano col cellulare a pensare di farli alzare per andare in guerra per conquistare territori? Già i giovani russi (costretti e in verità ingannati dalla questione esercitazione, come da mille prove comprovate) sono super impreparati e hanno dimostrato che la famosa armata Russa è solo fuffa.
La storia non deve essere usata per giustificare “cose”, la storia serve per ricordarsi che c’è stato un processo (più o meno lungo) per arrivare ad una fase, ad un’evoluzione, ad un miglioramento. Ma non bisogna sempre paragonare pari pari le cose che accadono oggi con quelle accadute in passato. Si finisce per essere anacronistici. Bisogna studiare e contestualizzare. Bisogna capire l’evoluzione delle cose, essere lungimiranti e non osservare solo singoli episodi. Putin (e compagnia bella) nei suoi ragionamenti mira a farci riflettere in questo modo e sta solo a noi non cascarci.
Cerchiamo di essere realisti e facciamo pensieri plausibili. Davvero non ci si riesce ad arrivare al fatto che la Nato non ha e non può avere mire espansionistiche perché non è uno Stato e perché nella Nato ci devi entrare di tua spontanea volontà sottoscrivendo un accordo e rispettando tutta una serie di parametri? Invade la Russia per fare cosa? Solo la Russia e gli altri Stati totalitari possono avere questi pensieri imperialisti.
Putin può ormai minacciare il mondo occidentale solo con l’atomica e in realtà neanche con quella perché sa bene che usarla significa far morire anche se stesso (e il suo popolo) con il “lancio di atomica di risposta” che avviene nel giro di mezz’ora. Aver paura dell’atomica, oggi, è una “scusa” che non regge.
Ma poi, la questione che il problema sarebbe la presenza di armi Nato nei Paesi confinanti con la Russia, nel 2022 proprio non si può sentire…
Tra l’altro questa questione neanche è vera così come viene raccontata (<<armi Nato nei Paesi confinanti della Russia>>) o comunque sia al massimo è vera solo in piccola parte, ma se pure fosse tutta vera, la Nato installa solo armi DIFENSIVE che non servono per offendere o invadere e questi sono fatti.
Dicevo, nel 2022 certe questioni proprio non si possono sentire: paura delle armi ai confini? Mica siamo ai tempi dell’arco e frecce? Con armi e missili moderni, non bastano neanche migliaia di chilometri di distanza per stare tranquilli… e a dirla tutta è la Russia stessa che ha armi letali e OFFENSIVE presenti nelle zone ai confini con l’Unione Europea e la cosa non solo è provata da osservatori internazionali, ma lo ammette lo stesso Cremlino (e naturalmente lo fa come “forma di minaccia” e di deterrenza… ma non si sa di cosa… e qui rimando al discorso di prima).
Non c’entra l’invasione fisica? La questione di non avere troppi alleati Nato attorno è un discorso di influenza economica? A parte che è una cosa senza senso in questo mondo globalizzato ed infatti non considerata da nessun economista, ma analizziamo la cosa: al netto dell’AUTOGOL dell’invasione dell’Ucraina che ha poi cambiato tutto, basterebbe già solo pensare che oramai nella Nato mancava solo l’Ucraina e il mondo occidentale non aveva smesso di far fare i soldi ai Russi neanche dopo l’invasione della Crimea… ma, anzi, paradossalmente l’Europa dopo ha fatto ancora più affari con la Russia per esempio col gas (e non solo). Ma a parte tutto questo, è lo stesso Putin che da anni ha attuato un progetto di ridimensionamento dell’economia russa per prepararla, a questo punto evidentemente, alle sanzioni che aveva messo in conto di ricevere una volta attuato il suo piano atavico di invasione e “riconquista della storia”… Purtroppo, per lui, Putin però non aveva calcolato l’unità del mondo democratico contro di lui (ripeto, addirittura la Svizzera) e quindi la super portata delle sanzioni. Pensava di aver fatto un buon lavoro di destabilizzazione e invece, a quanto pare, no.
Comunque sia, bisogna considerare il fatto che se nel mondo non ci fossero più governi illiberali, regimi dittatoriali vogliosi di espandersi, mancanza di diritti civili, ecc. chi avrebbe più paura della “deterrenza” dei missili della Nato? Chi avrebbe più bisogno della Nato? Fra una o due generazioni al massimo sono convinto che tutti i popoli della terra riusciranno ad acquisire i diritti fondamentali dell’essere umano. È inevitabile e questo anche grazie al “progresso” che sta arrivando ad “espandersi” su tutti i territori del globo (ma la questione del progresso e della sua utilità l’approfondisco più avanti in questo scritto).
Al netto di tutto quello che si è detto fin qui, vado ora ad analizzare brevemente una delle motivazioni più rimarcate da Putin per giustificare l’invasione.
“Stiamo facendo quest’operazione speciale per denazificare l’Ucraina”.
Prima di tutto, l’Ucraina è talmente nazista che ha come presidente un ebreo eletto col 73 % nel 2019... L’unico partito nazista in Ucraina ha preso circa il 2 % e per la cronaca questi numeri non sono lontani dal numero degli apertamente fascisti in Italia (senza considerare quelli che non lo dichiarano).
Purtroppo in Ucraina ci sono persone di “estrema destra” che si dichiarano anche neonazisti e neofascisti, come purtroppo ci sono ancora anche da noi e nel resto del mondo… lì magari fino a qualche anno fa ce n’erano molti di più (nel 2012 il partito di riferimento aveva preso il 10 %), ma da qualche anno il trend è in discesa di molto. Anche qui da noi ci sono stati molti (ma molti) fascisti negli anni addietro, no?
Nelle forze armate ucraine ci sono “estremisti di destra” (e alcuni proprio neonazisti)? Si, è assolutamente vero, ma i numeri non sono così alti come la propaganda russa vuole far credere (e riesce a farsi credere). Mi duole però ricordare che anche nelle nostre forze armate ci sono un sacco di personaggi di “estrema destra” (e molti proprio fascisti).
E quindi arrivano i francesi e dicono vogliamo “defascistizzare” l’Italia perché ci sono alcuni reparti fascisti? Ma vogliamo essere seri?!
L’Ucraina non è certamente una nazione perfetta fatta da un popolo perfetto. Ci sono anche lì razzisti, omofobi, neonazisti, fascisti, ecc... ma queste categorie sono diventate minoranze, come lo sono diventate per fortuna da noi.
Ricondiamoci la nostra di storia, pensiamo a contestualizzare sempre la storia e non pensare di giudicare la situazione attuale di altre nazioni con il metro di quello che viviamo nel nostro Paese “ora”…
La “nuova storia” in ucraina si è stabilizzata da poco ed è proprio il motivo per cui Putin ora si muove per fermare l’occidentalizzazione della MENTALITA’ degli ucraini… oltre al resto già detto (riscrittura della storia, imperialismo, ecc.). Questa è una cosa di cui si parla anche nelle tv russe (e anche di questo c’è un link in fondo).
Su questo punto aggiungo anche una piccola nota a margine (quasi da gossip): Putin nei suoi discorsi ha parlato di pulizia del popolo russo e di spazzare via come moscerini coloro che si sono fatti corrompere nei costumi, nelle tradizioni, dal modo di vivere all’occidentale, ecc.
Quello che dimentica di dire è che pretende che il popolo russo non viva all’occidentale, mentre lui e i suoi amici oligarchi possono fare i ricconi in giro per il mondo o semplicemente anche a casa propria e per questo basta far notare il giaccone italiano di 12000 euro con cui si è presentato ai russi allo stadio a parlare dei discorsi di cui sopra…
Inoltre Putin, per giustificare la sua “operazione speciale” contro i nazisti, contro i drogati, contro gli unicorni e contro le mosche, ha inserito il discorso sul “liberare” il Donbass. Si parla, falsamente, di genocidio e di pulizia etnica: a parte il fatto, come accennato prima, che è lo stesso Putin a parlare apertamente di <<fare pulizia>> e non solo tra gli ucraini, ma tra la sua stessa gente, ma il fatto è che nel 2014 nel Donbass si è aperta una specie di guerra civile causata e fomentata da Putin attraverso i suoi soldati camuffati (“omini verdi”) e attraverso la corruzione di politici locali, al fine poi di arrivare ad annettere le due repubbliche che gli avrebbero dato il passaggio libero, la connessione alla Crimea e lo sbocco a mare…
Stesso nel 2014, Putin in Crimea aveva usato lo stesso schema ed era riuscito a fare un’operazione veloce (a sorpresa) riuscendo ad occuparla… ma in Donbass l’Ucraina ha poi giustamente reagito (ricordo che il Donbass è territorio ucraino). In questa guerra interna sono purtroppo morte 14mila persone in 8 anni, ma i morti sono sia tra le file degli ucraini che tra le fila russe e filorusse (e soprattutto le morti sono avvenute per la maggior parte tra i militari di entrambe le fazioni, anche se purtroppo sono stati coinvolti anche civili, sia filo ucraini che filo russi). Quindi, nessun genocidio ma un tentativo russo di annessione di un territorio straniero sfociato, naturalmente purtroppo, in una guerra interna.
In ogni caso, ricollegandomi alla questione del benaltrismo, purtroppo non è assolutamente vero che le guerre sono tutte uguali… è bruttissimo da dire ma è così. Il PACIFISMO A PRIORI è un discorso che può, giustamente, fare solo il Papa, ma non è realizzabile visto che ci sono ancora regimi militari, imperialisti, illiberali (per usare un eufemismo) come quello di Putin e compagnia bella.
Il fatto che si parli molto di più di questa guerra in Ucraina e non di altre nel mondo (critiche dei soliti benaltristi che parlano delle altre guerre solo quando ne diventa famosa una in particolare) è dovuto proprio al fatto che l’Ucraina è più vicina a noi non solo geograficamente ma anche come valori, come vita, ecc. Ma insomma, è stata invasa una democrazia, un popolo sovrano, una nazione non governata da regimi dittatoriali o da eserciti.
Perché milioni di ucraini starebbero mettendo a repentaglio le loro vite, se non per il desiderio di rimanere liberi?
Quello che muove gli ucraini a resistere (e lo dicono loro stessi e non noi che siamo lontani e parliamo) è l’aver sentito sulla propria pelle i valori occidentali e non solo quindi il fatto di essere stati aggrediti.
Gli ucraini non vogliono tornare al passato… non vogliono fare la fine della Bielorussia, dove non si può fare nulla, non si può dire niente, ti arrestano alla prima protesta pacifica, dove ci sono le elezioni fasulle di Lukashenko protetto da Putin… Gli Ucraini non vogliono vivere più certe situazioni (che accadono in Bielorussia o in Russia).
L’attuale presidente ucraino ha stravinto nel 2019 facendo una campagna elettorale puntata sull’obiettivo di avvicinare sempre più l’Ucraina al mondo occidentale dell’Unione Europea e allontanarla sempre più dal regime illiberale russo. Il discorso è semplice (altro che complessità): il popolo sovrano e libero d’Ucraina vuole tutto questo e nessuno si può permettere di decidere il contrario, soprattutto non con la forza.
Quando si ragiona in maniera estremista o con l’uso di una “complessità fallace”, allora chi vuole cercarlo troverà sempre un qualcosa avvenuto “prima” della violenza che contribuisce a spiegarla, se non a giustificarla: <<lo stupratore va condannato, ci mancherebbe, ma se la ragazza non avesse indossato la minigonna…>>.
Un fatto incontrovertibile è che dovunque l’Europa sia approdata, ha migliorato la situazione RISPETTO A PRIMA (poi si può giustamente dire quello che si vuole sul fatto che vada migliorata ulteriormente, ma ripeto che questo è un fatto).
Quasi tutti i Paesi dell’est vogliono stare in Europa e paradossalmente i pochi euroscettici sono più a ovest… ma questi, sono euroscettici solo grazie ai diritti già acquisiti e a cui non rinuncerebbero mai.
L’unione europea è in evoluzione positiva anche se ha mille problemi da risolvere, ma non ha natura feudale, non è un potere concepito in maniera piramidale dove c’è un capo e i suoi vassalli (vedi la Russia, la Cina, Emirati Arabi, l’Arabia Saudita dove tra l’altro letteralmente comanda una sola famiglia, ecc.). Per coloro che vogliono che rimanga un certo tipo di potere, dove tutto è accentrato su una persona e sul suo giro personale, il modello occidentale non va bene perché il loro potere verrebbe messo in discussione.
Il modello occidentale dentro l’unione europea porta innegabilmente benessere, sviluppo, democrazia, interconnessione… Solo coloro che danno tutto per scontato non riescono a vedere queste cose e criticano a priori il modello occidentale ed è qui che bisogna usare la critica “dal proprio comodo divano di casa” e non in altri contesti…
Noi ormai siamo arrivati a questo modello da molto tempo e non ci rendiamo più conto che c’è ancora chi lotta per arrivarci.
Gli ucraini stanno cercando di difendere ciò che avevano conquistato dopo tanto tempo e non vogliono tornare indietro e diventare una colonia gestita dal Cremlino.
Vorrei vederle certe persone che vivono in occidente e che criticano l’occidente (o addirittura patteggiano per Putin e il suo modello di comportamento) come vivrebbero in Russia o in Bielorussia (o in Cina, ecc.). Lì davvero ti devi allineare al “pensiero unico”, altrimenti “kaputt”.
Una cosa che si dà per scontato dell’Unione Europea è però un punto fondamentale in questa situazione:
PUOI far parte dell’Unione Europea… non DEVI farne parte…
Nessuno ti invade dicendo che ti deve “denazificare”, o cose così, SE VUOI entrare puoi fare richiesta: ma se vuoi entrare, devi stare a determinate regole e devi rispettare determinati ideali comportamentali e culturali, ma non sei obbligato, puoi anche decidere che non ti interessa quella roba lì e non sei obbligato e ne stai fuori.
Il mondo sta andando sempre più verso una direzione che è diametralmente opposta a ciò che ha fatto e sta facendo Putin…
Questa invasione dell’Ucraina è un colpo di coda di un mondo che non esiste più, di un mondo che nessuno vuole più tranne alcuni individui che si attaccano al potere (che tra l’altro in Russia erano tutti legati al KGB).
Un mondo che non ha più senso. Noi da “Europei dell’ovest” avevamo già pensato fosse impensabile una cosa del genere… Una cosa lontana da “noi”, da Paesi feudali dove si ammettono ancora cose di questo tipo (anche se non le auspichi). Ripeto, è un colpo di coda della storia, di quelle grandi tensioni del ventesimo secolo (con pochi strascichi anche nel ventunesimo secolo).
La situazione attuale è solo una buca nella strada che tende ad un modello culturale che potete chiamare come vi pare ma che riguarda l’occidentalizzazione della società. Non c’è altro modello migliore sul nostro pianeta in cui vivere (migliorabile, anche di molto, ma non sostituibile).
È un fatto che le uniche zone del mondo in cui vi è il “modello democratico” sono quelle annettibili al cosiddetto “mondo occidentale”.
Anche il modello democratico non è perfetto? Siamo d’accordo, non è perfetto per tutta una serie di motivi legati a come viene messo in pratica, ma è il miglior modello possibile di gestione della società mai sperimentato sul nostro pianeta Terra fino ad ora, da sempre… L’unica cosa che andrebbe fatta è naturalmente puntare a migliorarlo ulteriormente, ma non è possibile pensare di cambiare modello anche solo perché nei fatti, ripeto, sul pianeta Terra non esiste un altro modello migliore.
La democrazia non è perfetta, è fragile, ma il modello democratico prevede prima di tutto la LIBERTA’: di espressione, di fare, dei diritti acquisiti, ecc. Quale altro modello lo permette?
Vogliamo criticare il modello democratico e di conseguenza il “modello occidentale” a cui è indissolubilmente legato? Allora bisogna farlo paragonandolo con un altro, metterlo in relazione con un altro sistema… Altrimenti il discorso si riduce solo a fuffa ideologica e demagogica.
Rispetto a quale altro sistema mettiamo alla berlina il “sistema occidentale”? Queste persone in quale modello esistente vorrebbero vivere? Esiste questo modello alternativo migliore o è solo nei libri di fantasia?
Si parla spesso delle diseguaglianze create dal “modello occidentale” ma quando lo si fa, si pensa alle diseguaglianze create dagli altri “modelli di società”? DISEGUAGLIAZE ESTREME!
I diritti umani e civili sono la prima cosa: guardiamo ai modelli che li rispettano di più e non ad altri modelli. Basta anche solo fare l’esempio del “ruolo della donna” e del ruolo della “libertà di espressione” (che non significa però dire e fare il cazzo che ti pare sempre e comunque) …
A proposito di quest’ultima cosa, non confondiamo la VERA censura con la rescissione di un contratto (giusto o sbagliato che sia) o le critiche a quello che si dice (se no si finisce col fare come quelli della “dittatura sanitaria” solo per il fatto di dover fare un vaccino che ti salva la vita).
Cerchiamo di capire che le persone che ancora stanno bene in sistemi come la Cina, la Russia, gli Emirati Arabi, sono solo le persone più ricche e potenti che magari possono fregarsene di tutto e tutti perché si alimentano di quel sistema di cose… Le altre persone che sembrano stare bene sono solo vittime dell’ignoranza che i regimi illiberali vogliono per la popolazione che governano.
In sistemi democratici (RIPETO ANCORA, da migliorare e strutturare meglio) ci sono più persone mediamente ricche, meno diseguaglianze, si vive di più, la qualità della vita è migliore, ci sono più opportunità, società mediamente più giusta… Insomma, in ultima analisi le alternative esistenti sulla Terra sono PEGGIORI. PUNTO.
Come dicevo, dovremmo smetterla tutti di pensare con idee e concetti retrogradi dei secoli scorsi… L’essere umano è in continuo progresso in tutto, anche sulla gestione della società. Lo dice la storia, lo dicono i dati di fatto. Non è semplice ottimismo. Bisogna guardare sul lungo periodo (sia indietro che avanti) e non ogni volta al singolo episodio.
È vero che c’è la fragilità del sistema, ma c’è pure la resistenza e la spinta a migliorarsi. Per esempio, l’ondata sovranista nazionalista che sembra crescere, è causata da crisi di varia natura (soprattutto economiche) ma, ripeto, sono solo dossi sulla via del miglioramento.
Queste crisi sono anche certamente colpa delle diseguaglianze createsi con la globalizzazione ma questa, come elemento base, è un elemento positivo che APRE invece di CHIUDERE… l’essere umano tende sempre più ad aprire e non a chiudere, a connettersi e non a disconnettersi. La storia lo conferma. L’arrivo della globalizzazione non è un qualcosa voluto a tavolino all’improvviso, ma una spinta dell’evoluzione dell’essere umano, della sua società, della sua cultura e del progresso tecnologico.
È certo che tutto deve migliorare, tutto deve essere regolamentato meglio, ma volente o nolente l’essere umano ha una caratteristica nel proprio DNA: prima butta tutte le carte sul tavolo e poi le sistema… e questo lo si è visto anche in merito a quel tipo di tecnologie collegate al cambiamento climatico. La specie umana sparirà dalla faccia della Terra per questo? Possibile, spero di no e sono anche ottimista nel pensare di no perché si potrà migliorare anche in questo, ma è possibile ed è naturalmente una cosa da tenere in considerazione.
Mi ha colpito molto un post di Bebe Vio di qualche giorno fa che ringraziava la scienza e il progresso tecnologico perché gli erano arrivate nuove mani e nuove gambe sempre più funzionali.
Tutto questo è anche merito della democrazia e della globalizzazione (che tra l’altro hanno fatto nascere la “comunità scientifica”), della competizione e di tutti quegli elementi che sono legati alla natura stessa dell’essere umano… Tutto questo va migliorato e sta migliorando un passo alla volta (anche se con intoppi qua e là), ma non attraverso utopiche e innaturali visioni (anche se nobili alla base) come il comunismo e via dicendo. Alla base di tutto ci deve essere certamente l’equità… nel senso che bisogna permettere a tutti di “crescere”, ma bisogna anche permettere di poter crescere più degli altri, perché la specie umana è fatta così, e quindi qui ci deve essere il secondo step su cui basare tutto e cioè la meritocrazia (vera). Se te lo meriti allora è giusto che cresci (in tutti i sensi) più di chi non se lo merita o addirittura non fa nulla per meritarselo.
Poi è chiaro che di base, ripeto, giustamente deve migliorare tutto, da leggi specifiche che migliorino (senza appiattire) la distribuzione della ricchezza, regolamentazioni generali di diversi vuoti normativi, maggiori garanzie su tutto, ecc. ecc. Ma da qui a sputare nel piatto dove si mangia, ce ne passa (nel senso di mettere a confronto negativamente il nostro sistema occidentale con TUTTI gli altri della storia passata e contemporanea).
Comunque sia, la strada per migliorarsi è un percorso storico INEVITABILE e internet può aiutare sempre più, ma anche questo strumento bisogna strutturarlo sempre meglio, insomma, “sistemarlo”.
Un esempio concreto, tra i tanti, connesso con il progresso tecnologico, è proprio internet, il mondo dei social, ecc. Questi sono strumenti fondamentali dell’evoluzione della cultura, della società. Si sono creati vuoti normativi e di gestione che vanno sistemati e così facendo questi strumenti diventeranno davvero la chiave di svolta in positivo della società che si auspicava, perché già si vedono da tanto i frutti ma purtroppo anche le magagne che devono essere corrette.
Ripeto, l’essere umano è in continuo progresso e questo è inevitabile, non stoppabile, soprattutto non con demagogia ipocrita, come quelli che usano, comodi dal proprio divano, i frutti della globalizzazione e del modello democratico per criticare questi concetti e questi frutti. Bisogna arrivare a migliorarne l’uso e non stoppare la crescita e questo semplicemente perché è uno scenario impossibile.
Prima accennavo al problema del clima. Anche questo grave problema è connesso alla “guerra” in atto. A causa dell’invasione indiscriminata dell’Ucraina da parte della Russia, l’Occidente ha giustamente reagito abbastanza compatto nel sanzionare il governo russo e questo ha significato anche il rimettere in discussione l’intero comparto delle risorse energetiche: purtroppo nel tempo si è arrivati a dipendere fin troppo, dal punto di vista energetico, da risorse gestite da un regime totalitario con al suo interno l’imposizione al ribasso dei diritti civili fondamentali dell’essere umano. Ecco, questo è uno di quei problemi che dovrebbero essere risolti per migliorare la struttura della “globalizzazione”. Il mondo democratico (e quindi, come dicevo, il mondo occidentale) dovrebbe cercare di ridurre sempre più lo spazio di connessione con tutti quei regimi illiberali che non permettono alla propria popolazione di vivere in democrazia, in libertà, con tutti i diritti acquisiti, ecc. Ecco, nella noncuranza generale si è lasciato fare a Putin (anzi molti lo hanno elogiato) e si è arrivati a questo… Cerchiamo di non commettere più gli stessi errori con Cina, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Egitto, Turchia, ecc. ecc.
Questo significa anche che le risorse energetiche dovrebbero essere importate solo, o meglio, quasi (perché bisogna cercare di non essere troppo utopistici) da quei Paesi in cui viene certificato tutto questo.
Naturalmente tutto questo fino a quando questi Paesi non cedono, per non rimanere isolati, e decidono di adeguarsi al mondo che si evolve, che progredisce oltre la “gestione medievale”.
Ma tornando più nello specifico sul discorso del problema climatico, connesso alle risorse, niente di più di quello che sta accadendo ci deve far capire che la gestione delle risorse energetiche deve avvenire sempre più attraverso il potenziamento delle energie rinnovabili.
Questo anche perché, senza essere ciechi, ci si rende conto che al mondo la maggior parte delle risorse energetiche provenienti dal suolo, vengono gestiti da regimi illiberali (petrolio, gas, ecc.).
Bisogna smetterla di chiudere gli occhi, turarsi le orecchie e girarsi dall’altra parte davanti a certe cose solo perché “conviene” …
Altro che organizzazione della Coppa del mondo in “certi Stati” (sotto questo punto di vista, sono felice che l’Italia non partecipi ai mondiali organizzati in Qatar)…
In ogni caso, la “questione ambientale” diventerà uno dei diritti fondamentali dell’essere umano, alla pari di tutti gli altri diritti, anche se questo avverrà purtroppo solo dopo tutti questi anni di danneggiamenti. Bisogna anche però appunto approfittare della situazione attuale, anche se all’inizio ci sarà emergenza e necessità di sacrifici, bisognerà accettarli! Come dicevo, bisogna cercare di non spostare i soldi da un regime illiberale ad un altro… e questo anche a costo di andare incontro al fatto di arricchire (momentaneamente) maggiormente gli americani che hanno certe risorse, ma almeno hanno anche un sistema democratico (migliorabile, ecc. ecc. ecc.). Anche io sono molto lontano dall’essere un fan sfegatato degli americani, ma non confondiamo il modo di essere con il modello di società, con il sistema di governo, ecc. Non facciamo lo stupido errore di pensare a complotti e cose così. Il fatto che gli Stati Uniti si possano arricchire maggiormente da questa “situazione”, è solo una conseguenza dell’autogol clamoroso e terroristico di Putin e non un piano programmato dagli Usa o da chiunque altro.
La cosa migliore è diventare sempre più lungimiranti e potenziare le energie rinnovabili. Ma nel frattempo andiamo appunto a cercare risorse nei Paesi più “giusti”...
Oggi molti si chiedono com’è stato possibile far passare tutto liscio a Putin e al Cremlino: omicidi di politici (tanti), giornalisti, attivisti, che erano semplicemente in disaccordo, annientamento dei diritti minimi, ecc.
Il mondo occidentale aveva tutte le prove per fermarlo e invece gli si è continuato a dare soldi, connessioni, piattaforma di credibilità internazionale, ecc. Per esempio l’Italia, dopo la Crimea, ha addirittura importato ancora più gas dalla Russia… Sono tutte queste le cose su cui bisognerebbe protestare a livello globale per non farle accadere più (altro che urlare in piazza LIBERTÀ LIBERTÀ LIBERTÀ).
Chiudo questa relazione parlando di un argomento molto dibattuto e cioè la questione del difendersi se qualcuno ti invade, dell’invio delle armi da parte di altri Stati per aiutare a difendere la propria libertà democratica contro un invasore, ecc. Prima di tutto, dire che l’uso delle armi è sempre sbagliato è uno dei discorsi più ipocriti mai ascoltati in vita mia. Posso solo capire che il Papa parli in questi termini (e neanche lui in realtà ne ha parlato in questi termini), ma lui crede nell’esistenza di una figura divina che può far cambiare idea a Putin o a chiunque altro attraverso le preghiere, non possiamo pretendere che dica altro perché promuovere la pace a tutti i costi è il suo mestiere ed è giusto così (e per la cronaca, comunque sia, al netto di tanti discorsi, quello attuale è il Papa migliore di sempre).
Ma se ti attaccano con le armi, con le bombe in faccia, ti sparano per strada e ti salgono con i carrarmati in testa, se attaccano la tua libertà, se ti uccidono perché non sei d’accordo con l’invasione, ecc. ecc… tu ti devi difendere…
Non ci sono altre soluzioni REALI alla fine del conflitto ucraino. La diplomazia (questa via è stata provata in ogni modo) non ha funzionato prima dell’inizio dell’invasione perché lo stesso Putin ha detto ai suoi che non ne voleva sapere di diplomazia o di negoziare (e lo ha dimostrato in tutti modi prima e dopo l’inizio dell’invasione). Non ne voleva sapere perché lui voleva e vuole qualcosa che nessuno Stato democratico al mondo gli concederebbe e l’unica via per lui era ed è l’invasione armata e indiscriminata. Chi non vede questo è offuscato da qualcosa e c’è poco altro da dire.
Certamente c’è sempre bisogno della diplomazia, ma l’Ucraina aveva bisogno e ha bisogno (e ne ha PIENO diritto) di difendersi (bene) anche fattivamente perché solo così si riuscirà a portare Putin ad accettare di non “pretendere” cose irrinunciabili per la popolazione libera dell’Ucraina (tralasciando il fatto che Putin non ha il diritto di pretendere NIENTE!).
Chi critica l’invio delle armi o addirittura critica la resistenza ucraina, è pieno zeppo di “ipocrisia divanesca”… perché è facile essere libero di scrivere quello che si vuole e fare quello che si vuole da casa o comodo da uno studio televisivo. Ma cavolo, un po’ di empatia: immaginiamoci di essere invasi mentre stiamo sul nostro divano a scrivere cazzate liberamente… immaginiamoci che un esercito ci venga ad obbligare di uscire dall’Unione Europea per diventare una nuova Bielorussia, immaginiamoci di vivere la prospettiva di essere costretti a vivere sotto un regime illiberale…
Vorrei vedere in quel caso l’italiano dire agli altri Stati: “no no, non veniteci a salvare, non dateci armi per difenderci, non mettete la no fly zone, continuate a farci invadere, fateci diventare uno staterello satellite, no no, non fate nulla”. Se uno stesse sul ciglio di un burrone dentro cui c’è morte, mancanza di libertà, ecc. vorrei vedere chi, pur di non caderci dentro, non invocherebbe qualsiasi cosa compreso alieni, guerre mondiali, Dragon Ball o qualsiasi altra cosa.
Tutti preferiamo il divano, anche gli ucraini stavano bene sul divano… e ci vorrebbero tornare. In realtà anche la maggior parte dei soldati russi avrebbero preferito il divano invece di essere ingannati (insieme al resto del mondo) con la scusa di un’esercitazione.
Anche io difenderei combattendo la mia libertà, la mia vita, la mia terra. Già solo per il fatto che se non provassi a difenderla, non ci sarebbe più la mia libertà, la mia vita, la mia terra.
È chiaro che le armi inviate sono un pericolo per il post guerra, ma bisogna rischiare. Non si può fare altrimenti. In ogni caso l’Ucraina non è il Burkina Faso di turno e quindi non ci sarà nessuna rivoluzione armata post guerra ma solo un problema che comunque sia sarà risolvibile.
Ricordiamoci poi che la maggior parte sono armi che servono per DIFENDERSI dai bombardamenti in testa… armi anti-bombardamento, anti carro, armi difensive insomma (anche se almeno qualcuna per contrattaccare pure servirebbe o l’Ucraina morirà di sfiancamento).
Parliamo tanto di partigiani e poi?
La resistenza degli ucraini si può paragonare a quella partigiana. La resistenza dei partigiani era giusta, anche se pure loro si sono macchiati di crimini durante la resistenza… però resistevano ad un modello INGIUSTO (per usare un eufemismo) e quindi si vedeva solo la parte nobile (e direi giustamente, anche se cinicamente parlando). La resistenza ucraina è incominciata nel 2014 nel momento in cui Putin ha deciso di iniziare a conquistare con i propri terroristi parti dell’Ucraina ed è sfociata in questa grande difesa dovuta a questa terroristica invasione.
In realtà, anche in Russia sono presenti dei “partigiani” e sono quelli che protestano contro il regime oligarca. In questi giorni anche diversi giornalisti stanno rischiando libertà e vita solo per il fatto di essersi ribellati alla disinformazione del Cremlino. Giornalisti che hanno lavorato nel mondo immaginario della disinformazione di Putin e quindi SAPEVANO tutte le stronzate dette negli anni…
La disinformazione russa è ai limiti dell’imbarazzo e questo perché il Cremlino non ha capito che siamo nel ventunesimo secolo e se già in passato le cazzate avevano gambe corte, figuriamoci oggi (ci possono credere solo i classici “no brain”). Denazificare, genocidi, streghe, laboratori di americani che producono altre pandemie, ecc. Inoltre, l’ideologo di Putin (Dugin) continua a parlare di guerra contro l’Occidente-Anticristo… Putin nel suo ultimo discorso ha citato pure la Bibbia per giustificare le sue azioni e arrivare a confezionare la “guerra santa” contro l’America e l’Occidente, che è un’ideologia che cerca di propugnare ai Russi (e non solo) da vent’anni.
Ma poi con sto fatto degli americani proprio non se ne può più…
Gli americani hanno fatto errori, gli italiani hanno fatto errori, i tedeschi hanno fatto errori… mica i tedeschi sono ancora “i nazisti” ? Certo, per come ragiona Putin, la risposta dovrebbe essere “si”… evitiamo di ragionare come lui.
Oggi, riguardo all’invasione Ucraina, in Italia (e non solo) ci sono diverse persone (compresi diversi antifascisti) che giustificano Putin o comunque sia danno solo colpe all’Occidente, alla Nato, ecc. solo perché c’è un bambinesco, ipocrita, radical chic (anche se non mi piace usare questo termine ma in questo caso ci sta) e ANACRONISTICO antiamericanismo a priori, infarcito di ideologie retrograde, ipocrite, utopiche, demagogiche e quanto più si ha, più si metta.
Ci sono poi quelli che dicono, Orsini docet, che noi occidentali facciamo proprio schifo, senza rendersi conto che è il mondo occidentale che gli permette di dire ste cazzate… vorrei proprio vedere che fine farebbe un Orsini russo a dire durante una trasmissione tv russa “noi russi facciamo schifo”…
Orsini è il re della contraddizione: basta pensare al fatto che dice da giorni che l’Ucraina si sarebbe dovuta arrendere subito a Putin perché ha già perso e così non sarebbe stata distrutta… per poi dire che non è vero che Putin invaderebbe anche altri Paesi come la Polonia perché per farlo gli serviranno 20 anni per stabilizzare la situazione di fuoco che c’è in Ucraina prima di invadere la Polonia… E questo cosa significa? Significa che se Putin non avesse trovato resistenza di fuoco in Ucraina, avrebbe invaso ancora… d’altronde ha fatto la stessa cosa dopo altre invasioni fatte senza trovare troppa resistenza (come con la Giorgia, la Crimea, ecc.).
Il grande storico Francis Fukuyama ha dichiarato, negli ultimi giorni, che il mondo non è più diviso tra destra e sinistra ma tra democrazie e regimi autoritari e che Cina e Russia siano il motore del secondo fronte. Fukuyama ci parla del fatto che Putin è da anni al centro di questo network antidemocratico e manda truppe ovunque, dalla Siria al Venezuela. Ora cerca di schiacciare l’Ucraina. Fukuyama è convinto che in Ucraina sin dal 2014 (in realtà dal dicembre 2013) si combatta la battaglia decisiva tra Paesi liberi e regimi autoritari. Per lui l’esito è molto importante sia per l’Ucraina ma anche per tutti noi, perché darà una spinta poderosa alle democrazie o ai totalitarismi, a seconda di chi prevarrà.
Ed ora ecco di seguito, come anticipavo all’inizio, l’inserimento di SOLO alcuni link di articoli (e non solo) utili a capire meglio la situazione.
- Masha Gessen: l’intellettuale dissidente che ha descritto il potere criminale di Vladimir Putin prima d’ogni altro.
https://www.corriere.it/politica/22_marzo_23/masha-gessen-intervista-roberto-saviano-putin-ucraina-3a4f665e-aa19-11ec-a7d6-08630d5b986a.shtml?refresh_ce
- Giornalisti tv russi in Russia che parlano di quanto tempo ci vuole affinché gli ucraini accettino la sottomissione e il dominio della Russia.
https://www.tpi.it/esteri/guerra-ucraina-russia-tv-di-stato-caos-20220328883912/
- Come i giovani russi dimostrano che il pensiero imperialista ed espansionista è già retrogrado anche in Russia.
https://www.corriere.it/tecnologia/22_marzo_12/app-smartphone-giovani-russia-rabbia-netflix-social-1c03c4fa-a132-11ec-a587-4d905bf0cebb.shtml
- A parte il titolo che lascia il tempo che trova, nell'articolo qualche dato concreto "verificato" che può servire a far capire meglio che “è colpa della Nato” è semplicemente un concetto vuoto.
https://www.corriere.it/esteri/22_marzo_20/guerra-russia-ucraina-non-colpa-nato-6a26e956-a762-11ec-ab9e-1f46da6d580e.shtml?fbclid=IwAR3ocq6w4o-RTl3GIkkhhNoQDIFZ0GEi1w9y0xgzLAzl1JdDcsro8UH9jBE
- Giornalista ucraino (ancora in Ucraina sotto le bombe) che cerca di far capire ad Orsini (comodo sulla sua sedia in tv in Italia) che sono loro stessi che stanno richiedendo aiuto agli Stati occidentali perché vogliono difendere la propria libertà e la propria vita.
https://www.youtube.com/watch?v=9TVBe5xqd_A
Archivio:

Il vero hashtag (#) di Salvini è un altro. 09-08-18. Luigi D'Avanzo | |
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Se questo è sport... 04-05-2014. Luigi D'Avanzo | |
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Chi vivrà vedrà. 26-02-14. Luigi D'Avanzo | |
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Un paio di considerazioni sulla domenica "calcistica" appena trascorsa. By Luigi D'Avanzo. 11-11-13 | |
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Il centro-sinistra chiede la fiducia. 27-03-13. by Luigi D'Avanzo | |
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"Considerazioni su fatti recenti". by Luigi D'Avanzo. 13-03-13 | |
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" I miei ideali. Il mio voto." by Luigi D'Avanzo. 24-02-13 | |
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